Viva la mamma!
Viva la mamma!

Festa della mamma, un’occasione per riflettere sul significato della maternità e sul ruolo prezioso e vitale di ogni madre nella vita di un figlio.
Mamma. Un termine che scalda a cominciare dal suono. Non è comprensibile se sia il termine in sé a scatenare la percezione di questo abbraccio interiore o tutto ciò che le nostre emozioni e i nostri ricordi costruiscono attraverso i sensi intorno a questa parola. Amore, protezione, fiducia, sicurezza, tutto ciò che di puro e sconfinato esiste al mondo è riconducibile alla parola mamma.
Ogni madre è un porto sicuro, un’isola di amore e protezione, una spalla a cui appoggiarsi e una guida per affrontare le sfide che la vita ci riserva. Ma spesso dimentichiamo che, oggi più che mai, essere madri è anche un duro lavoro, una scelta non sempre facile fatta di immense gioie ma talvolta anche di dispiaceri e preoccupazioni.
Essere madri, un atto di coraggio.
Chi è madre lo sa bene, diventare mamma è una tappa meravigliosa nella vita di una donna. Per moltissime un sogno realizzato, per altre un desiderio costruito nel tempo. In ogni caso si tratta di un cambiamento drastico e radicale nella vita di una donna. Al corpo che si trasforma per accogliere una nuova vita segue tutto il resto perché cambiano le priorità, i desideri, la vita.
Se riflettiamo sulla recente storia di quella mamma orsa che per proteggere i suoi cuccioli si è condannata a morte, viene da pensare a quanto sia potente e universale tutto il mondo di sentimenti che guidano le azioni di una mamma. Dalla cronaca arrivano non di rado storie di madri costrette a denunciare i propri figli problematici per salvarli dalla distruzione. Ancora, tante storie di mamme che rinunciano alla propria vita per assistere e rendere più leggera quella dei propri figli malati.
E allora potremmo dire che essere mamme, in un mondo sempre più dominato dall’individualismo, resta l’atto di amore e coraggio più grande
Madri, ma soprattutto donne
Viva le madri allora, ma soprattutto viva le donne. Quindi viva anche chi vorrebbe esserlo ma non può e chi sceglie di non esserlo perché c’è tanto coraggio anche nel decidere e nell’accettare, continuando ad amarsi.
Amarsi è il primo gradino di una scalinata che ci vede in cima, e che ha come obiettivo la realizzazione di un progetto o di un desiderio. E non importa se qualcuno di noi non ha figli, non può averne o non vuole.
Importa quanto ci amiamo, quali sono i nostri disegni di vita e la caparbietà di perseguire i nostri sogni. Importa quanto siamo serene, quanto ci ascoltiamo, quanto ascoltiamo la nostra voce interiore.
Importa quanta personalità abbiamo, quante volte ci ricordiamo di noi stesse, e quante volte ci mettiamo dinanzi al resto.
Viva le madri, viva le non madri. Ma soprattutto, VIVA LE DONNE.